sabato 21 giugno 2008

Dare è ricevere 2 - la Matassa bianca





(Burrone Giovanelli 15/06/08)




Si fece una gran festa alla corte del re, per celebrare il suo
ingresso nella città capitale.
Il re riceveva nel salone delle feste i doni e gli omaggi.
Erano tutti doni preziosi: armi cesellate, coppe d'argento, tessuti
di broccato ricamato d'oro.
Il corteo dei donatori stava esaurendosi, quando apparve, zoppicando
e appoggiandosi pesantemente ad un bastone, una vecchia contadina con
i pesanti zoccoli di legno..
In silenzio trasse dalla gerla un pacchetto accuratamente avvolto in
un telo.
Uno scoppio di risate accompagnò il movimento della donna che depose
ai piedi del trono una matassa di lana bianca, ricavata dalle due
pecore che erano tutta la sua fortuna e filata nelle lunghe sere
d'inverno.
Senza una parola, il re si inchinò dignitosamente poi diede il
segnale di incominciare la festa mentre l'anziana contadina
attraversava lentamente la sala, scorticata dalle occhiate beffarde
dei cortigiani.
Riprese penosamente il suo lungo cammino, di notte per tornare alla
sua baita costruita nella foresta reale dove fino a quel momento la
sua presenza era stata tollerata.
Ma quando arrivò in vista della sua casa si fermò invasa dal panico.
La baita era circondata dai soldati del re.
Stavano piantando dei picchetti tutt'intorno alla povera abitazione,
e sui paletti stendevano il filo di lana bianca.
"Mio Dio", pensò la povera donna, con il cuore piccolo piccolo, "il
re si è offeso per il mio dono...
Le guardie mi arresteranno e mi porteranno in prigione..." .
Quando la vide, il comandante delle guardie si inchinò cortesemente e
disse:
"Signora, per ordine del nostro buon re, tutta la terra che può
essere circondata dal vostro filo di lana d'ora in poi vi appartiene".
Il perimetro della sua nuova proprietà corrispondeva esattamente alla
lunghezza della sua matassa di lana.
Aveva ricevuto con la stessa misura con cui aveva donato.


(fonte GruppoPremAbba)

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